| |
I conti Barbolani tennero in custodia il Saio fino al 26 gennaio 1503, quando con uno stratagemma fu trasferito, con l'azione del Commissario generale della Repubblica di Firenze, Antonio Tebalducci Giacomini,
al Battistero di Firenze, per poi proseguire al convento del Monte alle Croci, dove sarebbe rimasto fino al 1571, quando, per disposizione di Cosimo I, ormai Granduca di Toscana, il 6 maggio, dello stesso anno, fu trasportato nella chiesa di Ognissanti in Firenze e collocato sotto l'altare maggiore, qui č rimasto fino al 23 marzo 2001,
infatti alle ore 12.00, dello stesso giorno, l'abito di San Francesco e' ritornato sul monte La Verna, ed e' stato posto nella cappella delle reliquie. Una delicatissima operazione di ripulitura era stata fatta nel 1985 dall'opificio delle pietre dure, il famoso laboratorio di restauro fiorentino, negli ultimi mesi e' stata sottoposta ad un intervento di ricognizione e verifica dello stato di conservazione: le operazioni sul tessuto sono state condotte dallo stesso opificio. Ora, il saio e' nuovamente ricollocato nella teca dove da tempo era conservato: martedė 19 marzo 2002 i sigilli di ceralacca sono stati apposti sul reliquiario del santuario della Verna da monsignor Gualtiero Bassetti, vescovo di Arezzo, durante una cerimonia a cui hanno partecipato tutti i vescovi della Toscana. |